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02 MARZO 2023 - PROGRAMMA ATTIVITA'

Ecco il programma aggiornato delle attività del CCF@TRENTO


aperitrattomercoledì 8 marzo - ore 20.30 - sede CCF
TRAINING PRATICO IN VISTA DELL'EVENTO "APERITRATTO"
Serata rivolta in particolar modo ai soci che intendono partecipare all'evento che si svolgerà il giorno successivo, presso "OFFICINA GAMBRINUS". Imposteremo i criteri riguardanti l'illuminazione del set, con l'eventuale utilizzo del flash elettronico e relativo diffusore. Tutti, comunque, potranno venire in sede a curiosare o a fare altro...

Aperitrattogiovedì 9 marzo - ore 18.00 - OFFICINA GAMBRINUS - via Alto Agige 164 TRENTO
APERITRATTO - NUOVA INIZIATIVA DEL CCF!
Si tratta di un evento della durata di un paio d’ore, durante il quale un piccolo drappello di fotografi del CCF@TRENTO, all'interno dei locali pubblici che hanno aderito alla proposta, realizzeranno ritratti fotografici dei clienti interessati, ritratti che nei giorni successivi verranno gratuitamente inviati ai soggetti, dopo essere stati sottoposti alla necessaria postproduzione.
Il nostro scopo è quello di farci conoscere attraverso un’iniziativa originale e divertente, con l’obiettivo di stimolare l’adesione alla nostra associazione. La prima data è questa del 9 marzo presso l' OFFICINA GAMBRINUS, ma sono già programmate repliche in altri locali!

 

 

 

 

mufoco2

domenica 12 marzo - giornata intera - Cinisello Balsamo (MI) (programma modificato)
MUSEO DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA
Visita guidata a MU.FO.CO, unico museo pubblico in Italia dedicato alla fotografia contemporanea. Maggiori informazioni a questo indirizzo
Visiteremo la mostra PAESAGGIO DOPO PAESAGGIO, una collettiva di autori contemporanei di rilevanza internazionale, accompagnati dal curatore Matteo Balduzzi e dagli autori. Seguirà rinfresco (Costo della visita + aperitivo € 10,00 a persona).
Conclusa la visita a Cinisello, ci sposteremo a Milano per una intensa sessione fotografica!
Per organizzare il viaggio, che si farà con il consueto sistema della condivisione degli automezzi, vi preghiamo di prenotare il posto, entro lunedì 5 marzo, a questo link
kitsviluppomercoledì 15 marzo - ore 20.30 - sede CCF
LO SVILUPPO DELLA PELLICOLA BIANCO E NERO
Serata/Laboratorio pratico sulla procedura di sviluppo di una pellicola B&N. Il nostro socio ALBERTO BATTARELLI, da anni appassionato di fotografia analogica, ci parlerà di cosa sia una pellicola e di come si affronta la ripresa analogica e ci mostrerà in pratica la procedura di sviluppo del negativo. Grazie all'ingranditore in dotazione al CCF, potremo anche mostrare le fasi iniziali del processo di ingrandimento e stampa!
Vi preghiamo di prenotare il posto a questo link.

 

kmzeromercoledì 22 marzo - ore 20.30 - sede CCF
PRESENTAZIONE PROGETTO "KM ZERO" - edizione 2023
Adriano Frisanco presenterà la seconda edizione del progetto di ricerca collettiva "CHILOMETRO ZERO", già realizzato nel corso del 2018.
Qui di seguito una dettagliata descrizione del progetto:

FOTOGRAFIA A CHILOMETRO ZERO - L'ESOTICO FUORI CASA
La proposta che rivolgo a tutte le socie e i soci del CCF nasce sull'onda delle riflessioni fatte e spesso condivise negli ultimi anni, riguardanti il rapporto fra luoghi e soggetti delle nostre fotografie e la loro forza comunicativa, il loro potere di suggestione.

Chi mi conosce sa come la penso al riguardo: la forza espressiva di una fotografia dipende poco dal soggetto/oggetto che l’ha generata e molto dall'operazione che il fotografo ha compiuto sul corpo fisico da cui è stata generata, per pura riflessione di luce.
Senza nulla togliere alla bellezza e alla ricchezza del Viaggio, sono convinto sia possibile (e anche salutare) esplorare la bellezza e la potenzialità del luogo in cui si vive. La mia proposta vuol essere un invito, uno stimolo a osservare la realtà che ci circonda con occhi più attenti, con sguardo più acuto e nel contempo più fantasioso.

RIFLESSIONI & ISTRUZIONI PER L'USO
Il titolo che ho dato al progetto, fa il verso a quella modalità di consumo molto attuale e dibattuta che riguarda perlopiù i prodotti alimentari. In quel caso si tratta di un approccio al cibo che cerca di riavvicinare l’uomo alla terra in cui vive, rifiutando l’esotismo alimentare a tutti i costi, il consumo di beni prodotti a migliaia di km di distanza, le ciliegie a gennaio e le arance a giugno. Il km zero alimentare rimanda però a una questione e a una tendenza più generale: quella, molto diffusa nei paesi ricchi, di cercare l’esotico in molti ambiti della vita: l’arredamento, l’abbigliamento, la medicina, la cura del corpo e dell’anima e in particolare, ultima voce ma forse la più rilevante, il Viaggio, finalizzato a vedere, possibilmente anche se fuggevolmente, il mondo intero.  

E ora parliamo di fotografia, perché NON C’È VIAGGIO SENZA FOTOGRAFIA, e questo ci sta …ma sembra quasi che NON CI SIA FOTOGRAFIA SENZA VIAGGIO! E ciò dovrebbe farci riflettere...Questo infatti è il punto centrale su cui poggia la proposta.
Premetto che non ho nulla contro il viaggio. Viaggiare è meraviglioso ed eccitante ma spesso, per la sua breve durata, consente un contatto tremendamente superficiale con la realtà visitata, che non potrà mai diventare conoscenza ma si riduce spesso a una collezione di sollecitazioni visive che si susseguono rapide una dopo l’altra come in un time-lapse, interessanti solo perché nuove, mai viste prima, “esotiche”.
E ARRIVIAMO AL DUNQUE
Tutti noi abbiamo a disposizione un territorio denso di bellezze naturali e storico artistiche che spesso non conosciamo. Perché non diventare viaggiatori a casa nostra? Ma non viaggiatori/turisti mordi e fuggi ma viaggiatori/esploratori, curiosi, attenti, silenziosi, non guidati dalla fretta ma dalla pazienza, in attesa del momento migliore per fotografare il larice fuori casa che, a una certa ora della sera da albero si trasforma in monumento della natura, o che ci fa seguire il torrente che scorre accanto al luogo di lavoro scoprendone angoli sconosciuti…
L’ESOTICO FUORI CASA è semplicemente quello che non abbiamo visto prima d’ora perché distratti, proiettati come siamo nel futuro e nell’altrove, ma che si trova nei pressi di casa nostra o della casa dei nonni che andiamo a trovare ogni tanto in qualche valle…
Il mio è un invito a cercare di sviluppare dentro di noi uno sguardo, un’attenzione visiva più acuta, più profonda, meno frettolosa, che non ha bisogno degli effetti speciali del tramonto infuocato per attivarsi ma si nutre della scoperta, anche piccola, capace però di evocare quell’altrove che è presente dovunque, raggiungibile anche senza prendere l’aereo.
IL VIAGGIO E LA FOTOGRAFIA DI VIAGGIO
La nostra esperienza di viaggio è sempre e sempre sarà molto più ricca di quanto potranno mai raccontarci le foto che abbiamo scattato nei luoghi visitati. Viaggiando noi vediamo, ma anche ascoltiamo, tocchiamo, annusiamo, assaggiamo, parliamo, pensiamo, riflettiamo, la nostra esperienza è multisensoriale e molto più ricca e articolata di quanto una fotografia possa registrare. Ecco perché spesso le fotografie scattate durante i viaggi risultano mute, insignificanti, incapaci di trasmettere qualcosa di più della stranezza di un luogo esotico, della bizzarria di un edificio, della fotogenia di una raccoglitrice di riso a 10.000 km da casa nostra. Semplicemente perché la fotografia, poveretta lei, può registrare solo una minima parte di ciò che sperimentiamo: solamente forme, colori, luci ombre…
È partendo da questa consapevolezza che il fotografo può sperare di realizzare immagini capaci di andare al di là della semplice descrizione delle forme, per quanto affascinanti siano. E ci riuscirà se, utilizzando sapientemente gli strumenti che gli mette a disposizione il linguaggio della fotografia, saprà “far parlare” gli oggetti, i luoghi, le cose, le persone.
Voglio che consideriate la proposta che vi ho illustrato non come un invito a viaggiare meno ma a fotografare meglio, come un allenamento, una preparazione al vostro prossimo viaggio, attraverso l’acquisizione di una modalità di osservazione della realtà (che precede ogni fotografia!) più attenta e, insisto, più silenziosa, perché è stando zitti che ci si mette nella condizione di captare i suoni e in particolare i più sottili.
PER CONCLUDERE
Se volete aderire a questa proposta, che potete considerare un gioco o una sfida con voi stessi, cominciate così: scegliete un posto qualunque, fra quelli che vi piacciono (laghi, boschi, paesi, valli, fiumi, tutto fa brodo) e andateci, esplorateli in lungo e in largo, con calma, osservateli, ascoltateli, assaporateli prima ancora di estrarre la vostra Colt dallo zainetto. Solo quando qualcosa nel vostro cervello vi dà un segnale speciale, quando vi suona un campanellino nella testa, solo allora impugnate la fotocamera e trasformatevi in fotografi, sfoderando tutta la vostra abilità tecnica. Il vantaggio di operare “in casa” è anche quello di poter tornare ripetutamente nello stesso luogo, per correggere riprese insoddisfacenti o per scoprire che la realtà non rimane mai uguale a sé stessa, essendo in continuo mutamento la luce, il clima e la cosa più determinante: voi stessi!

 

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